Domenica 17 maggio 2015 l'Associazione Pro Loco Lazzaretto ha organizzato una bellissima gita sociale annuale da Verdi al… Medioevo.
Il territorio pianeggiante a nord della via Emilia offre diversi motivi di interesse e spunti di visita, ma l’importanza di questa zona è soprattutto collegata alla figura di Giuseppe Verdi (1813-1901).
Durante la mattinata abbiamo visitato il Museo Multimediale “Casa Natale di Giuseppe Verdi” presso Roncole Verdi, Busseto (Parma), che lo vide nascere, poi arrivati nel centro storico di Busseto, dove il Maestro ha vissuto gran parte della sua vita, abbiamo visitato il “Teatro Giuseppe Verdi” a lui dedicato, datato tra il 1856 e il 1868 e il “Museo di Casa Barezzi”, il luogo verdiano più verdiano di Busseto, luogo della prima formazione musicale ed affettiva del giovane Giuseppe Verdi. Lo storico salone sede della Filarmonica Bussetana fondata da Antonio Barezzi, accolse le prime composizioni ed esibizioni pubbliche di Verdi studente e poi giovane maestro. Vide anche il sorgere dell’amore per Margherita, figlia del signor Antonio, che diverrà la prima moglie di Verdi. La casa racchiude al suo interno numerosi cimeli, testimonianze della formazione e della futura carriera di Verdi, lettere autografe, documenti iconografici, ritratti originari del Maestro e maifesti. La figura del Maestro continua ancor oggi ad affascinare non solo gli appassionati di musica, ma anche tutti coloro che sono interessati alla vicenda umana del compositore, profondamente legata al nostro Risorgimento.
“Poesia, idealismo, tutto va bene, ma non si può fare a meno di mangiare!” Queste sono le parole del Maestro Verdi al suo editore Ricordi, già… mangiare, e noi lo abbiamo fedelmente ascoltato e a pranzo abbiamo degustato le ottime specialità emiliane quali tortelli, pisarei con fasò e gnocco fritto con salumi, dando pienamente ragione al compositore.
Nel pomeriggio abbiamo fatto tappa al caratteristico borgo in stile medievale di Grazzano Visconti, situato a metà strada tra Milano e Piacenza, di proprietà dei discendenti del duca Giuseppe Visconti di Modrone, che lo fece costruire tra i primi del 900 e il 1941; definito “Paese irreale nella realtà”con i suoi muri merlati, le fontanelle, le varie decorazioni, le botteghe artigiane dove si lavorano il ferro battuto, la ceramica e il legno secondo un’antica tradizione e con lo splendido castello a pianta quadrangolare con torri sui quattro angoli, due cilindriche e due quadrate.
Purtroppo la giornata è volata, ma prima di salutarci non poteva mancare la “mitica” merenda. In due minuti sono stati montati dei tavoli e una volta apparecchiata per bene la tavola, salame “nostrano” e formaggio non potevano mancare… per non parlare delle fragole con nutella…. giusto per non dimenticare le parole del Maestro.
Una giornata davvero stupenda; un ringraziamento particolare sicuramente va agli organizzatori.
Paola T.